Dunque, finalmente una buona notizia per chi riceve l’Assegno di Inclusione 2025. Dopo mesi di problemi, l’INPS ha dato nuove istruzioni per riconoscere i carichi di cura in modo automatico e per restituire gli arretrati a chi non li ha ricevuti.
Assegno di Inclusione 2025: Arrivano gli Arretrati
Negli ultimi mesi, infatti, molti beneficiari si sono visti ridurre l’importo dell’assegno senza un motivo chiaro. Questo ha causato confusione e difficoltà per tante famiglie che contavano su quel sostegno. Ora, però, tutto sta per sistemarsi.
- Se i carichi di cura non erano stati inseriti correttamente, ora verranno riconosciuti.
- Gli arretrati saranno pagati in un’unica soluzione con una delle prossime ricariche.
- Le famiglie che hanno perso il carico di cura vedranno corretto l’importo.
L’erogazione degli arretrati dovrebbe partire da metà marzo, e chi ha diritto al ricalcolo riceverà l’importo spettante insieme all’assegno mensile.
Carichi di cura: cosa sono e chi ne ha diritto
I carichi di cura sono un valore aggiuntivo che può aumentare l’importo dell’assegno e, in alcuni casi, garantire esoneri da obblighi come l’attivazione lavorativa o la partecipazione ai Progetti Utili alla Collettività (PUC).
Questi carichi vengono riconosciuti a chi assiste una persona fragile nel proprio nucleo familiare. Si tratta di un aiuto destinato a chi si prende cura di:
- Tre o più figli minorenni.
- Un bambino sotto i tre anni.
- Un familiare con disabilità .
Ecco, quindi, che il carico di cura considera il tempo, l’impegno e le responsabilità di chi si occupa di persone che necessitano di un’assistenza continua. Parliamo di supporto per la salute, per la gestione quotidiana e per tutto ciò che serve a garantire il benessere della persona fragile.
Cos’è successo negli ultimi mesi e come si procederÃ
Negli anni scorsi, per ottenere il carico di cura, bisognava compilare il modello ADI-Com esteso. Da gennaio 2025, però, l’INPS aveva deciso di assegnarlo automaticamente ai beneficiari.
Tuttavia, con le verifiche di febbraio, molte famiglie si sono viste togliere questo importo extra. In pratica, è stato applicato un taglio dello 0,4% sulla scala di equivalenza, il che significa una riduzione di circa 200 euro al mese.
Ora, per fortuna, l’INPS sta correggendo il problema e i ricalcoli sono in corso. Gli arretrati verranno accreditati ai nuclei che:
- Avevano diritto ai carichi di cura, ma non li hanno ricevuti.
- Avevano visto la propria domanda respinta, ma ora potrebbe essere rivalutata.
Attenzione, però! Dal 2025 non sarà più possibile modificare i carichi di cura con il modello ADI-Com esteso. Qualsiasi aggiornamento dovrà essere fatto solo durante gli incontri con i servizi sociali.
Se la mancata indicazione del carico di cura ha portato al rifiuto della domanda, l’INPS procederà con una nuova verifica. Se il richiedente risulterà idoneo, riceverà sia l’assegno che gli arretrati spettanti.
Insomma, dopo tanta confusione, finalmente si sta arrivando a una soluzione. Chi ha subito tagli ingiusti potrà presto recuperare quanto gli spetta.
