Si avvicina il prossimo pagamento dell’assegno unico dicembre 2023 e con esso l’anticipazione delle novità che ci aspettano a gennaio. Diamo un’occhiata a quando pagheremo e quanto possiamo aspettarci di aumentare.
Pagamento dell’Assegno Unico a Dicembre 2023
L’Inps, come di consueto, nel mese di dicembre distribuirà un’unica prestazione in tre fasi. Anche se è impossibile stabilire la data esatta, conosciamo il periodo in cui avverrà .
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La buona notizia è che il pagamento di dicembre sarà effettuato prima delle festività natalizie. Le date previste sono:
- Lunedì 18 dicembre
- Martedì 19 dicembre
- Mercoledì 20 dicembre
Le persone che hanno presentato domanda a novembre o hanno avuto modifiche nell’ultimo mese riceveranno il prestito nell’ultima settimana di dicembre, da mercoledì 27 a venerdì 29 dicembre.
Incremento dell’Assegno Unico a Gennaio
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente approvato un decreto che autorizza l’adeguamento delle pensioni al 5,4% del costo della vita.
Di questa rivalutazione annuale beneficeranno anche le indennità uniche, ma è importante notare che la percentuale definitiva verrà confermata nei prossimi giorni. L’attuale previsione del 5,4% si basa sui dati sull’inflazione per i primi nove mesi di quest’anno e sulle stime per il trimestre precedente.
Se questa percentuale verrà confermata, si prevede che l’indennità unica aumenterà notevolmente. Ad esempio, la tariffa base per i minorenni con ISEE inferiore a 16.215 euro è attualmente di 189,20 euro e potrebbe aumentare fino a 199,41 euro al mese.
La soglia massima dell’ISEE dovrebbe essere aumentata a circa 17.090 euro. Attualmente l’importo minimo dell’Isee è di 54,10 euro, oltre 43.131,91 euro, e il prezzo dell’Isee è previsto in aumento di circa 57 euro fino a circa 45.460 euro e oltre.
La rivalutazione si estenderà anche agli aumenti, che potrebbero arrivare, ad esempio, a 96,86 euro per il secondo figlio e successivi, e a 34,14 euro per i genitori che lavorano.
Per un calcolo più preciso si consiglia di attendere la comunicazione ufficiale inps della percentuale di rivalutazione. È importante ricordare che l’aumento dovuto all’inflazione dello scorso anno è stato riconosciuto solo a febbraio e comprende gli arretrati del mese precedente.