Dunque, finalmente l’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera ai modelli ufficiali per la dichiarazione dei redditi 2025. Dopo settimane di attesa, ora tutto è chiaro e i contribuenti sanno cosa aspettarsi. Naturalmente, ci sono importanti novità che cambiano alcune regole rispetto agli anni scorsi.
Modello 730/2025: Novità, Scadenze e Cambiamenti per la Dichiarazione dei Redditi
Infatti, il Modello 730/2025 introduce modifiche rilevanti, soprattutto per chi dichiara redditi soggetti a tassazione separata o con imposta sostitutiva. Magari non sembra un grande cambiamento, però in realtà questo permette a più persone di usare il 730 invece del Modello Redditi Persone Fisiche. Sicché, meno complicazioni e più praticità per molti contribuenti.
Però, attenzione: cambiano anche le aliquote IRPEF. Ora non sono più quattro, ma tre, il che modifica il calcolo dell’imposta per molte persone. Quindi, prima di inviare la dichiarazione, meglio fare qualche conto in più per capire se l’importo cambia.
Ecco, comunque, un riepilogo dei modelli più importanti:
- Modello 730/2025 → per lavoratori dipendenti e pensionati, con scadenza al 30 settembre 2025 e disponibile dal 30 aprile.
- Modello 730-1 → per chi vuole destinare l’otto, cinque o due per mille dell’IRPEF.
- Modello 730-2 → utilizzato da CAF, professionisti abilitati e sostituti d’imposta per certificare la ricezione della dichiarazione.
- Modello 730-3 → riassume la liquidazione fiscale.
- Modelli 730-4 e 730-4 integrativo → servono per comunicare l’esito contabile al sostituto d’imposta.
- Bolla di consegna → per chi presenta il Modello 730 o 730-1.
Ora, magari qualcuno si chiede: quali sono le altre modifiche pratiche? Beh, innanzitutto, chi riceve rimborsi per oneri detratte in passato deve inserirli nel quadro M, non più nel quadro D. Di conseguenza, tutto sarà più chiaro e organizzato meglio.
Inoltre, chi lavora come dipendente deve segnalare il bonus tredicesima nella dichiarazione. Anche i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali vedono cambiare le regole sui redditi fondiari, quindi meglio controllare bene prima di inviare il modello.
E poi c’è una questione che riguarda gli affitti brevi. Infatti, la cedolare secca resta al 26%, però chi affitta un solo immobile può optare per un’aliquota ridotta al 21%. Insomma, per chi ha più appartamenti in affitto, la tassazione sarà un po’ più pesante.
D’altronde, c’è anche una buona notizia per chi si è trasferito in Italia dal 2024. Il governo ha confermato il regime agevolato per i lavoratori impatriati, che permette di pagare meno tasse per un certo periodo. Certo, bisogna rispettare alcuni requisiti, ma può essere un’opportunità interessante.
Un’altra novità riguarda i quadri M e T, introdotti per gestire redditi finanziari, proventi con imposta sostitutiva e rivalutazione di terreni e partecipazioni. Ahimè, per chi ha situazioni fiscali più complesse, questo potrebbe significare un po’ più di lavoro nella compilazione.
Quindi, insomma, tante novità e qualche cambiamento che può fare la differenza. In effetti, il Modello 730/2025 offre più possibilità rispetto agli anni scorsi, ma bisogna fare attenzione alle nuove regole per evitare errori. Certo, si può sempre chiedere aiuto a un CAF o a un professionista abilitato, oppure inviare la dichiarazione direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
