L’Assegno di Inclusione (Adi) rappresenta un significativo cambiamento per le famiglie in difficoltà economica nel 2023. Questo beneficio sostituisce il Reddito di Cittadinanza ed offre un importo mensile variabile in base alla composizione del nucleo familiare ed al reddito Isee. Una delle principali domande che sorge è: Pagamento Assegno di inclusione metà febbraio 2024? Attraverso questo articolo, esploreremo le date previste per i pagamenti nel mese di febbraio 2024, fornendo informazioni utili ed aggiornate sull’Assegno di Inclusione.
Pagamento Assegno di inclusione metà febbraio 2024?
Il pagamento dell’Assegno di Inclusione per il mese di gennaio 2024 verrà effettuato il 15 febbraio 2024 per coloro che hanno presentato la domanda e sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) entro il 31 gennaio. L’importo sarà caricato sulla Carta di Inclusione, da ritirare presso gli uffici postali.
Per quanto riguarda la mensilità di febbraio 2024:
- Il pagamento sarà elaborato a partire dal 27 del mese.
- Sarà erogato a tutti i beneficiari che ne hanno diritto.
Assegno di inclusione 2024: domande sospese
L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta un prezioso strumento per contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale. Questa misura offre sostegno economico e un percorso di attivazione e inclusione mirato alle famiglie in difficoltà . Per richiedere l’ADI, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:
- Compilare una domanda online presso l’INPS.
- Sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale (PAD) entro un mese dalla presentazione della domanda.
Tuttavia, alcune richieste possono essere soggette a sospensione per diverse ragioni, tra cui:
- Mancanza di requisiti, come il superamento delle soglie di reddito o ISEE, o l’omessa dichiarazione dell’attività lavorativa.
- Incongruenza tra i dati forniti nella domanda o nell’ISEE e quelli detenuti dall’INPS o recuperati dalle banche dati, come residenza o cittadinanza.
- Mancata sottoscrizione del PAD entro la scadenza prevista.
Se la tua domanda è stata sospesa, è possibile verificare lo stato della pratica sul portale INPS, accedendo con le tue credenziali. Inoltre, hai la possibilità di contattare il numero verde 803.164 o il contact center al numero 06.164.164 per ottenere ulteriori informazioni.
Nel caso tu ritenga ingiustificata la sospensione, puoi presentare un reclamo all’INPS entro 30 giorni dalla comunicazione della sospensione, allegando la documentazione necessaria a dimostrare il possesso dei requisiti.
Il Patto di Attivazione Digitale (PAD) formalizza questo percorso attraverso un accordo tra il richiedente e i servizi competenti, come il Centro per l’Impiego e i Servizi Sociali. Il PAD definisce gli obiettivi, le azioni e i servizi personalizzati per agevolare l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro e nella società per tutti i membri del nucleo familiare.
I Servizi Sociali svolgono un ruolo chiave in questo processo, adattandosi alle specifiche condizioni dei beneficiari in diversi modi:
- Certificano la presenza di componenti in situazioni di svantaggio partecipanti a programmi di cura e assistenza, requisiti essenziali per accedere all’ADI.
- Contribuiscono alla definizione del PAD per i beneficiari non attivabili, individuando soluzioni per coloro che, per motivi di salute, età o cure necessarie, non possono essere inseriti nel mondo del lavoro.
- Monitorano l’adempimento degli impegni presi dai beneficiari non attivabili, organizzando incontri regolari ogni 90 giorni per valutare la loro situazione.
- Segnalano all’INPS eventuali variazioni nelle condizioni di svantaggio o nei programmi di cura e assistenza dei beneficiari, informazioni cruciali che possono influire sulla revisione o sospensione dell’ADI.