Dal 1 gennaio dell’anno prossimo arriverà l’aumento Pensioni 2026, grazie al solito adeguamento annuale legato all’andamento dell’inflazione. Con il Documento di economia e finanza (DEF) 2025 alla mano, è possibile iniziare a fare delle stime abbastanza attendibili su quanto cresceranno gli importi mensili delle pensioni. Vediamo insieme cosa aspettarci per l’anno prossimo.
Perché le pensioni aumentano ogni anno?
L’aumento annuale delle pensioni è frutto di un meccanismo chiamato perequazione automatica, questo è un adeguamento degli importi all’aumento del costo della vita. Il riferimento è l’indice IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato), calcolato dall’Istat, che misura l’inflazione media annua.
Questa rivalutazione ha lo scopo di proteggere il potere d’acquisto dei pensionati, in modo che l’assegno mensile non perda valore reale col passare del tempo ed i pensionati riescano ad affrontare l’aumento dei costi di vita. L’inflazione 2024 è stata bassa (circa l’1,1%), ma per il 2025 si prevede una ripresa attorno al 2,1% secondo quanto indicato nel DEF.
Come funziona la rivalutazione delle pensioni
La perequazione non si applica allo stesso modo su tutte le pensioni. In base alla legge n. 448 del 1998, il tasso di rivalutazione piena (100%) si applica solo alla parte dell’importo fino a 4 volte il trattamento minimo. Ecco la suddivisione:
- 100% dell’inflazione per importi fino a 4 volte il minimo INPS (2.413,60 euro lordi mensili nel 2025);
- 90% tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 3.017 euro);
- 75% oltre le 5 volte il minimo.
Quindi, maggiore è l’importo pensionistico, più il tasso applicato si riduce in percentuale.

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Previsioni aumento pensioni 2026
Con un’inflazione stimata attorno al 2,1%, si può ipotizzare una rivalutazione compresa tra l’1,6% e l’1,8%, tenendo conto delle usuali limature dell’indice IPCA in sede di calcolo ufficiale.
Ecco una tabella che mostra, a seconda dell’importo lordo della pensione, quanto potrebbe aumentare l’assegno mensile nel 2026, secondo le due principali ipotesi di rivalutazione:
Tabella aumento pensioni 2026
Pensione lorda mensile | +1,6% | +1,8% |
800,00 euro | 12,80 euro | 14,40 euro |
1.000,00 euro | 16,00 euro | 18,00 euro |
1.200,00 euro | 19,20 euro | 21,60 euro |
1.400,00 euro | 22,40 euro | 25,20 euro |
1.600,00 euro | 25,60 euro | 28,80 euro |
1.800,00 euro | 28,80 euro | 32,40 euro |
2.000,00 euro | 32,00 euro | 36,00 euro |
2.200,00 euro | 35,20 euro | 39,60 euro |
2.400,00 euro | 38,40 euro | 43,20 euro |
2.800,00 euro | 44,18 euro | 49,70 euro |
3.000,00 euro | 47,06 euro | 52,94 euro |
3.200,00 euro | 49,50 euro | 55,69 euro |
3.400,00 euro | 51,90 euro | 58,39 euro |
3.600,00 euro | 54,30 euro | 61,09 euro |
3.800,00 euro | 56,70 euro | 63,79 euro |
4.000,00 euro | 59,10 euro | 66,49 euro |
4.200,00 euro | 61,50 euro | 69,19 euro |
4.400,00 euro | 63,90 euro | 71,89 euro |
4.600,00 euro | 66,30 euro | 74,59 euro |
4.800,00 euro | 68,70 euro | 77,29 euro |
5.000,00 euro | 71,10 euro | 79,99 euro |
La normativa resta invariata

Il Ministero dell’Economia ha confermato che non sono previste modifiche al meccanismo di perequazione per il prossimo anno. Questo rassicura molti pensionati, soprattutto dopo le polemiche degli scorsi anni e alcune sentenze della Corte Costituzionale che hanno sollevato dubbi sull’equità del sistema di adeguamento a scaglioni.